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giovedì 25 ottobre 2007

Di che cosa parliamo quando parliamo di cinema


8 & 1/2
Distruggere è meglio che creare,quando non si creano le poche cose necessarie.
Quando non si può avere tutto,il nulla è la vera perfezione.
Bunuel secondo Bunuel
Il dover mangiare non giustifica la prostituzione dell'arte.
L'arancia meccanica è il mio film preferito anche se ero molto prevenuto contro di esso.Dopo averlo visto,ho capito che era brillante riflessione su ciò che è il mondo moderno.
(La via lattea)
perché annusa un fiore il diavolo?
non è il diavolo è più l'angelo della morte.non ha alcun significato in particolare il fatto che stia annusando un fiore,o forse lo aveva ma ora non lo ricordo.ma deve esserci un significato proprio in tutto quanto?state attenti siete in pericolo di diventare cahieristes du cinéma.
Luis Bunuel

Il silenzio sul(del)cinema
...le parole invece le limito sempre per altre ragioni.è che non vorrei rischiare di fare come in una trasmissione televisiva che c'è in Giappone:
i presentatori offrono una pietanza e un ospite dice "che buona!"e ai telespettatori viene l'acquolina in bocca.
Però se comincia a spiegare il perché("è buono perché c'è un pizzico di peperoncino,di pasta di limone"),allora cominciano a pensare:"a me il pepe non piace,
il limone non lo sopporto"e cosi via.La stessa cosa in un film:se parlo molto tutti possono dire:"quello che dice non mi piace"mentre se parlo poco e faccio poche espressioni ognuno può dare l'interpretazione che vuole seguendo le sue convinzioni.
Critica alla critica
Il lato peggiore della democrazia è ritenere che chiunque e qualsiasi comportamento abbiano comunque un valore.
Controcampo può anche capitare che debba girare una scena in cui l'assassino sfodera la pistola per sparare,però assume una faccia da assassino.
allora gli dico"prendi la pistola come se volessi donarla a qualcuno".E dopo la monto con la scena dell'uccisione,perché abbia un espressione completamente neutra.Non è per uscire dalle regole,ma perché secondo me l'effetto è più vicino alla realtà.
La differenza tra i miei film e gli altri film di yakuza è il peso di ogni proiettile di pistola.
Takeshi Kitano
L'occhio che filma
Arte: fare cinema è un arte? Bene,se non è arte raccontare una storia,non so cosa lo sia.
Io non sono un regista con uno stile personale,io sono il cinema.sono cresciuto con e attraverso il cinema;tutto quello che ho imparato l'ho imparato dal cinema;se mi sono interessato alla pittura,alla letteratura,alla musica,è stato grazie al cinema.cosi quando faccio un film come Peeping Tom (l'occhio che uccide)io sono il cinema.E solo qualcuno come me può fare Peeping Tom,perché è necessario identificarsi di più con il cinema che con un mondo personale.
Michael Powell
L'ombra del regista
che cos'è il cinema?Non è facile rispondere a questa domanda.Molto tempo fa un romanziere giapponese Shiga Naoya pubblicò un compito del suo nipotino presentandolo come uno dei più notevoli brani di prosa del suo tempo.
Si intitolava "Il mio cane" e faceva più o meno cosi :"il mio cane somiglia a un orso; somiglia anche a un furetto;somiglia anche a una volpe...".E continua ad elencare le particolari caratteristiche del suo cane,paragonando ciascuna ad un diverso animale...il compito però si concludeva cosi:"ma essendo un cane,somiglia soprattutto a un cane".
Ricordo che scoppiai a ridere,quando lessi quel compito,ma la tesi che sostiene è seria.
Il cinema somiglia a tante arti.Se il cinema ha dei tratti letterari,ha anche degli aspetti teatrali,un lato filosofico,degli elementi presi a prestito dalla pittura,dalla scultura e dalla musica.
Ma in ultima analisi,il cinema è il cinema.
Akira Kurosawa
L'età dell'occhio
piacere impiacentito e divenuto carne,come piume di un raro metallo sfumato,o come vino d'argento versato in nave spaziale,addio forza di gravità mentre slusciavo visioni incantevoli.(Arancia meccanica)
è buffo come i colori del vero mondo diventino veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo.(Arancia meccanica)
Quello che vorrei davvero è fare esplodere la struttura narrativa del film. Qualcosa che faccia tremare la terra.
Il montaggio è l'unica forma artistica originale e peculiare del cinema.tutto il resto deriva da qualcos'altro...il montaggio c'è solo nel cinema,ci mostra qualcosa da diversi punti di vista,quasi simultaneamente,creando un'esperienza del tutto nuova.
A parte certe prosecuzioni di successi clamorosi,penso che nessuno conosca ciò che il pubblico vuole vedere.E non credo che lo sappia nemmeno il pubblico stesso.
credo che sia stato Churchill a osservare che la democrazia è il peggior sistema sociale del mondo,fatta eccezione per tutti gli altri.
Per quanto sia vasta l'oscurità dobbiamo cercarci da soli la nostra luce.
...no,non ho dovuto sforzarmi di ottenere ambiguità:era inevitabile.e credo che un film come 2001,in cui ogni spettatore fa pesare le proprie emozioni e percezioni sul contenuto,un certo grado di ambiguità sia prezioso,perché consente al pubblico di completare di persona l'esperienza visiva.In ogni caso ,una volta che si lavora a livello non verbale,l'ambiguità è inevitabile.Ma è l'ambiguità di tutta l'arte,di un bel brano musicale o di un quadro:non servono istruzioni scritte del compositore o del pittore che accompagnino quelle opere per spiegarle.La spiegazione non
aggiunge niente,se non un valore culturale superficiale che significa qualcosa solo per i critici e i docenti che devono guadagnarsi da vivere. Le reazioni all'arte sono diverse,perché sono sempre profondamente personali.
-credo che lei non facilita le cose,ne al pubblico ne ai critici.Ha affermato di voler suscitare reazioni emotive nel pubblico.crea delle emozioni forti,ma si rifiuta di darci risposte semplici.
-è perché non ho risposte semplici.
Stanley Kubrick
Crimini e misfatti
-Mi ha detto ben che lei fa del cinema
-si ma non di quel genere,io sa,genere diverso
-io ho giusto un giallo straordinario,una grande trama...sa la mia storia ha uno stranissimo risvolto è la storia di un uomo che ha avuto tutto dalla vita ricchezza,successo...e dopo il suo orribile delitto lui è tormentato da un senso di colpa radicato.piccole scintille del suo background religioso che aveva soffocato si riaccendono all'improvviso.Egli sente la voce di suo padre e immagina che Dio stia sorvegliando ogni suo movimento,d'un tratto l'universo non è più una vuota astrazione,ma una giusta e morale certezza e lui l'ha violata,ed ora è preda del panico e la sua mente è sull'orlo del collasso ed è ad un millimetro dal confessare il suo delitto alla polizia.E poi una mattina si sveglia e il sole risplende e la sua famiglia è intorno a lui e misteriosamente la sua crisi si è dissolta e porta la sua famiglia in vacanza in europa e col passare dei mesi si accorge
che non viene punito,anzi prospera.L'assassinio viene attribuito ad un'altra persona un vagabondo che ha numerosi omicidi a suo credito,cosi insomma che diavolo uno di più uno di meno ora è del tutto libero,la sua vita è completamente normale è rientrato nel suo mondo protetto di ricchezza e di privilegi.
-Si ma potrà mai tornare come prima?
-La gente va in giro coi suoi peccati,voglio dire magari una volta ogni tanto avrà qualche brutto momento ma passa,e col tempo tutto si appiana
-Si ma cosi sono le sue peggiori convinzioni a concretarsi!
-L'avevo detto che era una storia agghiacciante
Non so,sarebbe duro per un uomo,capisce,pochissimi potrebbero vivere,capisce,con un peso del genere sulla coscienza
-Ma la gente si porta a presso azioni spaventose,che si aspetterebbe da lui che si costituisse,insomma questa è la realtà,e nella realtà noi razionalizziamo noi neghiamo o non potremmo continuare a vivere
-Questo farei io,io lo farei,costituirsi,perché cosi la sua storia assume proporzioni tragiche,perché in assenza di un Dio o che altro,lui è costretto ad assumersi la responsabilità.Allora si ha la tragedia.
-Ma questa è fiction,è cinema,insomma lei vede troppi film,io sto parlando della realtà.voglio dire se vuole un lieto fine vada a vedere un film
di Hollywood!

3 commenti:

D. ha detto...

Ma è l'ambiguità di tutta l'arte,di un bel brano musicale o di un quadro:non servono istruzioni scritte del compositore o del pittore che accompagnino quelle opere per spiegarle.La spiegazione non aggiunge niente,se non un valore culturale superficiale che significa qualcosa solo per i critici e i docenti che devono guadagnarsi da vivere. Le reazioni all'arte sono diverse,perché sono sempre profondamente personali.
IL montaggio è l'unica forma artistica originale e peculiare del cinema.tutto il resto deriva da qualcos'altro...il montaggio c'è solo nel cinema,ci mostra qualcosa da diversi punti di vista,quasi simultaneamente,creando un'esperienza del tutto nuova.
-credo che lei non facilita le cose,ne al pubblico ne ai critici.Ha affermato di voler suscitare reazioni emotive nel pubblico.crea delle emozioni forti,ma si rifiuta di darci risposte semplici.
-è perché non ho risposte semplici.Stanley Kubrick

D. ha detto...

Come ogni grande artista Kubrick ha una visione profonda della natura umana, dove per natura intendo anche cultura. La cultura è variabile perchè la selezione naturale ci ha resi adattivi nei confronti dell'ambiente. Selezione naturale, condizionamento operante e selezione culturale sono principi teorici relativamente semplici accomunati da selezione, variazione e ritenzione di replicanti (siano essi i geni, gli operanti o le contingenze comportamentali interconnesse). La realtà è, rispetto alla teoria, piena di attriti. Il modo in cui i tre livelli di selezione interagiscono in un mondo pieno di attriti rende la realtà estremamente complessa, e no, non ci sono risposte semplici.

Anonimo ha detto...
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